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Enrico Santangelo presenta il suo primo album da leader: Souvenir

L’album contiene cinque tracce ed è composto e prodotto interamente da Enrico. Ascoltandolo ci si accorge che c’è un po’ di tutto, da composizioni che prediligono l'aspetto melodico ad altre ritmicamente articolate e altre ancora che esaltano l'improvvisazione. Tutti questi elementi dimostrano la grande capacità dell'autore di destreggiarsi nei diversi stili musicali focalizzando l'attenzione sulla musica senza esasperazioni tecniche fini a se stesse. Insomma un album tutto da ascoltare e da godersi dal vivo nell’ambiente caldo ed accogliente della “Salumeria della Musica” di Milano. Abbiamo fatto qualche domanda a Enrico su questo progetto.

Da dove proviene il materiale di questo tuo primo album?

«Lavoro da 25 anni per tantissimi musicisti, partecipando attivamente a progetti che vanno dal pop alla musica brasiliana al jazz e al rock. Circa due anni fa ho avuto l’esigenza di esprimere e realizzare qualcosa di mio e quindi ho scritto questi brani con estrema spontaneità, senza pensare né a uno stile musicale né a chi venderli. Non prediligo un genere rispetto ad un altro, a me piace solo la bella musica fatta bene. Quindi non c’è una direzione nella mia musica ma cerco sempre di essere aperto a tutto. Poiché adoro suonare il pianoforte ho sviluppato alcune melodie e armonie che avevo in mente da un po' di tempo. In occasione della laurea in jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, come tesina finale ho presentato proprio questi brani e da lì è nata l’idea di fare un disco.»

Con chi hai realizzato questo disco?

«Gli arrangiamenti sono in parte miei e in parte di Luca Garro che è anche il pianista di questo progetto. Poi ci sono Emanuele Garro al contrabbasso, Christian De Cicco alla chitarra elettrica, Valentino Finoli al sax e Gianluca Carollo alla tromba e flicorno. Per il live di giovedì suoneranno questi stessi musicisti tranne Gianluca Carollo che verrà sostituito da Daniele Moretto alla tromba. Il disco esce per la Panowsky Records, che è l’etichetta che ha creduto in questo progetto.»

Come sono nati i brani?

 

«Non ho voluto fare il classico disco da batterista nel quale tutti si aspettano i numeri tecnici ma ho pensato soltanto a realizzare qualcosa di musicale che mi rappresentasse totalmente. Souvenir, che dà anche il nome all'album, è stato il primo brano che ho composto circa dieci anni fa. Mi trovavo a Pantelleria in vacanza e questa melodia mi è venuta in mente in maniera del tutto spontanea. Questo brano è il quadro delle mie origini siciliane. Il secondo brano si intitola Cinquesei ed è un brano che alterna ritmiche in cinque ed in sei quarti, molto vario e serrato. Poi c’è un brano che si intitola Benvenuti che ha una struttura molto vicina ad uno standard jazz ma con un portamento funk. Un Viaggio è un brano molto vario dal punto di vista strutturale che spazia dalla musica brasiliana al 7/8 e nel quale è presente anche un mio assolo di batteria. Infine c’è Tranquillo, che considero quasi una ninna nanna, a chiudere il disco. Questi brani parlano molto di me come uomo e come musicista, è un viaggio che racconta la mia vita fino ad oggi»

Giovedì suonerai solo i pezzi dell’album o farete anche altro?

«In questa serata presenterò i cinque brani del disco più altri due brani di mia composizione: Anna e Leitmotiv. Poi suoneremo anche brani riarrangiati di autori come John Coltrane, Wayne Shorter e Miles Davis e qualche standard jazz. La varietà sarà uno degli elementi che caratterizzeranno la serata.»

Suoni anche altri strumenti?

«Il pianoforte è lo strumento che adoro tanto quanto la batteria. Ho studiato anche armonia ed utilizzo il piano per comporre. Suonicchio un po’ il basso e la chitarra ma non mi considero però un polistrumentista»

Ora non vi resta quindi che andare alla Salumeria della Musica giovedì 26, non ve ne pentirete!

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