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Martina Lampugnani è Emma nella serie tv Gloria su Rai1

La “nostra” Martina Lampugnani interpreta Emma, la figlia di Sabrina Ferilli nella nuova serie tv Gloria in onda stasera alle 21.30 su Rai1

Martina Lampugnani la conosciamo tutti: sempre presente agli eventi Cluster, sempre con un sorriso e super accogliente. Siamo orgogliosi di averla intervistata in esclusiva per il nostro Clusternote e con altrettanto orgoglio vi invitiamo a non perdere la prima puntata di Gloria stasera alle 21.30 su Rai1!

Martina, prima di tutto come stai?
Sto molto bene, grazie, ma soprattutto ti dirò che sono molto molto curiosa di vedere la serie stasera perché non ho visto ancora nulla! Sembra incredibile, lo so ma è così.

Com’è stato lavorare con una donna come Sabrina Ferilli?
Sabrina è una macchina da guerra, è una lavoratrice instancabile, è la prima ad arrivare sul set e l’ultima ad andarsene. Ma la cosa che più mi ha colpita è la sua capacità di comprendere le persone con uno sguardo, ha un’energia così potente e positiva da farti sentire sempre al sicuro. 
È una persona rara e sono molto grata di aver fatto questo viaggio con lei.

Nella serie canti e suoni, qui a Cluster hai studiato tanti anni pianoforte. Quanto è stato importante saper cantare e suonare in fase di selezione per questa serie? 
Direi fondamentale perché ricercavano un’attrice poliedrica, che sapesse anche cantare e suonare.
Nel mio primissimo provino per Gloria, oltre che recitare una scena, ho cantato e suonato una cover della canzone Toxic di Britney Spears. In generale il personaggio richiedeva quindi una conoscenza musicale, nello specifico proprio di suonare in una band come ho fatto per anni qui a Cluster durante le lezioni di musica d’insieme come tastierista e cantante. 

lampugnani ferilli gloria
Martina Lampugnani e Sabrina Ferilli nella fiction Gloria in onda su Rai1

Studiare pianoforte e recitazione richiede una buona dose di disciplina e costanza a cui tu sei abituata da molti anni, hai iniziato giovanissima. Questo rigore ti è servito anche in altri aspetti della vita? 
Sì, nel mio caso soprattutto a stare sul set: mantenere alta la concentrazione senza mai potersi permettere di andare fuori fuoco per stare dentro al personaggio richiede una grande disciplina. L’approccio musicale è stato per me fondamentale anche per recitare con gli altri. Cioè, quando suoni in una band devi saper ascoltare i tuoi compagni e la stessa cosa è sul set: non reciti da sola, c’è tanto ascolto reciproco perché altrimenti la scena non funziona. 

Emma si esprime attraverso la musica che in qualche modo diventa il suo mezzo per “contestare” sua madre.
Sì, Emma e sua madre non comunicano in maniera fluida. Anzi, forse non comunicano proprio per niente! Emma vorrebbe farlo, vorrebbe dire delle cose, esprimere i suoi sentimenti ma non ci riesce. Quindi tutto quello che ha dentro, quel mix di amore e rabbia e quelle parole non dette da qualche parte deve farle uscire. E qui le viene in aiuto la musica perché è attraverso la scrittura e l’interpretazione delle sue canzoni, in cui il riferimento alla madre è chiarissimo, che può “sporcarsi”, manifestarsi, comunicare e dare forma al suo mondo interiore. 
Emma vuole “essere vista” da Gloria per quello che è e non per quello che la madre vorrebbe che fosse. Emma vuole semplicemente essere amata. 

Che ruolo ha la musica nella tua vita?
La musica è la mia compagna di vita. La porto sempre con me, sia nel mio quotidiano che nel mio lavoro di attrice. Questa, infatti, non è la prima volta che interpreto una giovane musicista: nel film Il bambino nascosto ero una studentessa di pianoforte che si misurava con gli studi sinfonici di Schumann che ho dovuto studiare davvero per un mese prima di andare sul set (a proposito di disciplina)! Poi la musica la cerco in qualche modo anche nei copioni perché sono convinta che ogni personaggio abbia una sua “musica interiore” e quando la sento e la trovo riesco a entrare completamente nel personaggio. 

Martina Lampugnani e Silvio Orlando in una scena de Il bambino nascosto (2021)

Suoni ancora il pianoforte?
Sì e non smetterò mai di suonarlo! Respiro la musica da quando avevo 4 anni, a 6 mi sono iscritta a Cluster quindi per me sedermi e suonare è la cosa più naturale del mondo, è una parte della mia vita come mangiare, dormire, respirare. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto aspettando delle risposte ma non posso svelare nulla per ora perché sono un po’ scaramantica. 
Ma comunque vadano le cose l’unica certezza che ho è che continuerò a studiare recitazione con grande impegno e passione.

Che consiglio daresti ai nostri studenti e ai giovani che aspirano a percorrere una strada nel mondo dello spettacolo? 
L’unico consiglio che posso dare è: studiare, studiare, studiare il più possibile perché quando si presenta un’occasione il talento non basta. In oltre credo anche che sia molto importante aprirsi ed essere ricettivi rispetto alle persone con cui lavoriamo ogni giorno, che siano maestri, produttori, colleghi perché da ogni persona c’è sempre qualcosa da imparare. 

 

Gloria, da stasera su Rai1 alle 21.30 e poi il 26 e 27 febbraio sempre su Rai1 alle 21.30.
Con: Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Emanuela Grimalda, Sergio Assisi, Martina Lampugnani, Luca Angeletti
Regia di Fausto Brizzi.

 

Autore: Loretta da Costa Perrone

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