roBOt Festival, l'elettronica internazionale è live a Bologna dal 7 al 10 ottobre
Quello dei festival di musica elettronica è in Italia un mercato decisamente poco esplorato dai grandi organizzatori di eventi. Nel Bel Paese gli unici festival di rilievo internazionale sono il Club To Club di Torino, l'Elita di Milano e, appunto, il roBOt di Bologna. Eppure, come i numeri dimostrano, si tratta di manifestazioni in continua crescita sia per affluenza che per ampiezza e qualità delle programmazioni.
Il roBOt giunge quest'anno alla sua ottava edizione e si presenta con un cartellone che non ha nulla da invidiare ai suoi “colleghi” europei, il tutto a due ore di macchina da Milano.
Qualche nome? Tanto per cominciare, la serata di presentazione – che si è svolta il 20 settembre al Teatro Comunale di Bologna – ha visto l'esibizione di un certo signor Apparat. Il producer berlinese, al secolo Sascha Ring, è oggi uno dei più apprezzati compositori di musica elettronica, che con le sue sonorità sofisticate ed eleganti ha saputo conquistarsi tanto la stima dei giovani clubber quanto la fiducia di registi e produttori cinematografici.
Fra gli altri nomi in programma troviamo un “back to back” fra due grandi rivelazioni degli ultimi anni, Daphni (aka Caribou) e Floating Points, e un altro “supergruppo” dell'elettronica, i Siriusmodeselektor. Completano il quadro artisti del calibro di Trentemøller, John Talabot, Ben Ufo e Squarepusher.
Come da tradizione consolidata, nel festival la dimensione sonora si mescolerà con l'esperienza squisitamente visiva del contest call4roBOt, bando internazionale dedicato alle arti digitali, quest'anno sul tema dell'accelerazionismo, e della sezione Screenings, con anteprime nazionali di film e cortometraggi.