Martina Cervellin dalla Scuola di Musica Cluster al Junior Eurovision Song Contest: la naturalezza del talento
Ci sono incontri che arrivano senza preavviso ma che, senza sapere come, aprono una traiettoria. Uno di questi incontri è stato quello con Martina.
La prima volta che la vidi a Cluster fu durante un saggio di chitarra: Martina aveva 7 anni e mi ritrovai davanti una bambina in un tailleur con bermuda e giacca rosa, minuscola, con un sorriso che ti conquistava e una chitarra più grande di lei. Da allora non ha smesso di sorprendermi.
Oggi, a dodici anni, la sua voce e la sua chitarra hanno attraversato teatri, concorsi, pub affollati, palchi enormi, fino ad arrivare al Junior Eurovision Song Contest. L’ho incontrata per farmi raccontare come sta vivendo questo momento d’oro.

Martina CRV, allieva della Scuola di Musica Cluster
«Martina, tu stai attraversando un momento molto particolare. E non è il primo: è come se ogni anno si aprisse una porta nuova, un passo avanti, un palco più grande. Noi di Cluster ti vediamo crescere, ti seguiamo, ti insegniamo e, naturalmente, ci emozioniamo. E tu come vivi tutto questo?»
«Mi sento felice. Davvero felice. La musica mi fa sentire nel posto giusto.»
«Un mese fa ti sei esibita al Vaticano, nell’Aula Paolo VI, per il centenario dell’Aeronautica Militare: uno spazio enorme, sacro, che impone rispetto. Che cosa hai provato entrando lì?»
«Ho sentito un silenzio enorme. Era tutto gigantesco, ma non mi spaventava. Quando ho iniziato a cantare mi è sembrato che il suono viaggiasse nella sala e tornasse indietro più grande. È stato uno dei momenti più belli che ho vissuto.»
«L'anno scorso hai vinto il Tour Music Fest nella tua categoria con il concerto finale a San Marino, e poi è capitata una cosa rara: il direttore generale della RAI ha visto i tuoi video e, dopo una selezione, ha detto: “Vogliamo lei a Tbilisi per rappresentare San Marino al Junior Eurovision Song Contest 2025”. E proprio ora stai vivendo un momento intensissimo a Tbilisi: prove serrate, telecamere, luci, movimenti coreografici, red carpet, incontri ufficiali. Come hai vissuto il momento in cui ti hanno detto che avresti partecipato?»
«Quando me l’hanno detto non ci credevo. È una sensazione che ti fa sentire speciale in un modo nuovo: come se qualcuno avesse visto qualcosa in te prima ancora che tu la capissi.
«Riesci a tenere tutto insieme: scuola, musica, amici… Come fai a conciliare?»
«La parola d’ordine in casa è “ottimizzare”. Devo fare tanti compiti nel minor tempo possibile. Per esempio: se oggi mi assegnano i compiti di epica per martedì, io li faccio oggi. Cerco di non rimandare al giorno prima. Poi è chiaro che, con gli impegni, qualcosa finisce nel weekend, però provo a organizzarmi così. Sono in terza media ma dovrei essere in seconda, perché ho iniziato la scuola un anno prima. È stata una mia scelta: volevo andare in classe con la mia migliore amica e con il gruppo di amici dell’asilo. Adesso sono contenta, mi trovo bene con i compagni. Vado a letto verso le 21:45… poi, a forza di chiedere “cinque minuti”, arrivo alle 22:00…»
«Martina, vorrei raccontarti una cosa molto personale…
Io ringrazierò sempre mia madre perchè per anni, fino ai 18/19 anni, ogni sera mi chiedeva: “Hai studiato pianoforte?” E io, puntualmente: “Uffaaa... e sbuffavo in maniera ribelle”. Il punto non era la domanda in sé, ma ciò che smuoveva dentro di me quella domanda quotidiana: io sapevo che tutte le sere, in qualche modo, lei me lo avrebbe chiesto. E allora studiavo così da poterle rispondere: “Sì, ho studiato”.
Perchè studiare ogni giorno mi portava fatica però, poi, succedeva sempre che dopo dieci minuti che ero al pianoforte arrivava il gusto e andavo avanti per ore.
La musica ti acchiappa così: ti resiste all’inizio, poi ti prende la mano. Succede anche a te? Hai momenti in cui lo studio pesa prima di diventare piacere?»
«Sì, mi capita eccome.» (ride, sorpresa che succedesse anche a me) «A me piace tantissimo studiare la chitarra, è il mio momento preferito della giornata, però… ci sono dei giorni in cui sono stanca. Magari la scuola è stata pesante, oppure sono piena di impegni, e l’unica cosa che vorrei è buttarmi sul divano e non fare niente. È lì che arriva la voce della mamma: “Dai Marti, studia la chitarra…” Ci sono giorni in cui proprio non ho voglia, ma poi la mamma insiste. E allora mi metto a farlo. E come succedeva a te, dopo pochi minuti entra la parte bella: il tempo corre, mi diverto, mi passa la stanchezza. E quando inizio, poi mi piace. Sempre.»
«Una cosa che mi colpisce molto è che non sei soltanto interprete ma componi. Mi racconti come nascono le tue canzoni? E perché senti così forte il desiderio di diventare autonoma nella scrittura?»
«Le melodie mi vengono spontanee. A volte sto facendo esercizi, o studio gli arpeggi… e all’improvviso arriva qualcosa. La registro subito nei memo vocali. Le parole per ora sono più difficili, ma sto imparando. L’ultima canzone parla di rimpianti, di cose non dette…
Voglio imparare a fare tutto da sola perché desidero che le mie canzoni parlino davvero di me. Voglio diventare una musicista completa, non solo una cantante.»
«Se dovessi fare una tua “piccola lista” di punti di riferimento musicali, chi metteresti?»
«Il mio riferimento massimo è Ed Sheeran. Poi ci sono Olivia Rodrigo e Brandi Carlile. E poi… Ultimo mi emoziona tantissimo.»
«Martina, vorrei tornare un momento al Tour Music Fest, che hai vinto l’anno scorso nella tua categoria. È lì che hai incontrato il maestro Beppe Vessicchio, una figura importantissima della musica italiana. Mi racconti com’è stato quel momento?»
«Sì, l’ho conosciuto lì. Lui era il presidente della giuria italiana. Dopo che ho cantato è venuto da me e mi ha detto che era rimasto molto colpito, soprattutto da come suonavo la chitarra. Io non ci credevo… mi ha fatto super piacere.»
«E la giuria ti aveva riservato un’attenzione speciale, giusto?»
«Sì… mi avevano detto che ero andata molto bene. Al Tour Music Fest, dopo i vincitori di categoria, scelgono anche il vincitore assoluto dell’anno. Però per andare avanti in quel percorso bisognava essere più grandi: io ero troppo piccola. Quindi hanno scelto un’altra persona ed è andata benissimo così. Io ero già felicissima per la mia vittoria.»
«E poi vi siete rivisti nella sua accademia.»
«Sì! Mi ha invitata lui. Quando sono andata mi ha dedicato un sacco di tempo, più di un’ora. Io avevo preparato Fields of Gold alla chitarra, che avevo studiato a Cluster con il mio Maestro Antonello Fiamma perché sapevo che era la cosa che gli era piaciuta di più quando mi aveva vista al Tour. È stato un incontro molto bello, mi ha fatto sentire… importante.»
Martina al TourMusicFest 2024
Ogni percorso artistico, soprattutto quando nasce così presto, ha alle spalle una famiglia che sostiene, guida, protegge. Per Martina questi pilastri sono Francesca e Diego. Ho chiesto a entrambi di raccontarmi cosa significhi accompagnare da vicino una figlia che cresce nella musica.
«Diego, vorrei farti una domanda. Com’è essere il papà di Martina?»
«È un orgoglio enorme. E la cosa più bella è che non ha nulla a che fare con il fatto che sia mia figlia: se la vedessi su un palco senza conoscerla, provocherebbe in me le stesse emozioni.
Quando la guardo cantare con quella naturalezza, quel talento, quella lucidità emotiva… io non penso: “È mia figlia”. Penso: “Che meraviglia”. Con quella sua luce tranquilla, quella sua innocenza, quella sua voglia di non diventare adulta troppo in fretta. Lo dice anche in una sua canzone — la trovi su Spotify, si chiama Ad occhi aperti: parla proprio del desiderio di non perdere lo sguardo dei bambini, di non cadere nel cinismo che spesso abbiamo noi adulti. È una strada difficile quella che ha scelto, e a volte ho paura… ma sono grato. Posso starle accanto, sostenerla, non sarò mai uno di quei genitori che dicono “trovati un lavoro vero”. E poi lei non dice mai: “Voglio diventare famosa”. Dice: “Voglio diventare una musicista”. Che insegni musica in una scuola media o che un giorno riempia i palazzetti, per me conta una cosa sola: che resti Martina. Questo fa tutta la differenza.
Un giorno tu hai detto una cosa molto importante che mi è rimasta impressa durante uno dei saggi Cluster dopo la partecipazione a The Voice: “Martina non è soltanto talento, è impegno e dedizione”.
E solo noi sappiamo quanto questo sia vero!»
«E il ruolo della mamma in tutto questo?»
«Francesca è fondamentale. Lei è la logistica, l’organizzazione, il metodo. Ed è un lavoro che vale molto di più della parte artistica. Perché puoi essere anche un grande musicista, ma se non hai il tempo per studiare, crescere, esercitarti… non vai da nessuna parte. Martina è una bambina molto impegnata: oltre alla musica, ha lo sport, ha gli amici, ha la scuola. E tutto questo è possibile solo perché Francesca organizza la sua giornata al millimetro: sa esattamente quando deve fare i compiti, quando deve studiare, quando può riposare, quando c’è spazio per essere semplicemente una bambina. Ma se noi non le diciamo più niente, Vicky, lo sai meglio di me, finisce che non studia tutti i giorni. E non è solo una questione pratica.
E poi Francesca ha un gusto artistico incredibile. Gliel’ho sempre detto: il 90% del repertorio più adatto a Martina viene da lei. Io posso suggerire soluzioni tecniche, arrangiamenti, interpretazione… ma quando c’è da scegliere un brano che rappresenti l’anima di Martina, l’ultima parola ce l’ha sempre lei.»
Beyond the Stars, il brano di Martina in gara al Junior Eurovision Song Contest 2025
Ci sono talenti che brillano perché luccicano, e talenti che brillano perché illuminano. Martina appartiene alla seconda categoria: quella rara, quella autentica. Noi di Cluster la seguiamo con discrezione e grande orgoglio.
Qualunque cosa accadrà a Tbilisi, per noi ha già vinto: per come cresce e per quanto studia. E soprattutto — ha vinto nella cosa più semplice: rimanere sé stessa davanti alla musica!
«Martina, prima di salutarci… c’è qualcosa che vorresti dire a chi leggerà questa intervista?
«Sì… Votatemi!» (e ride con il suo sorriso timido e luminoso)
Come seguire e votare Martina al Junior Eurovision
📅 Quando si esibisce • Sabato 13, ore 17:00 (ora italiana) • Martina è la quarta in scaletta: si esibirà tra le prime.
📺 Dove vedere la diretta • Rai 2 • San Marino RTV – Canale 550 (Sul 550 commenteranno la performance di Martina.)
🌐 Segui Martina sui social • @martina.crv.official su Instagram e TikTok