Innamorarsi delle canzoni delle serie TV: un problema mondiale
Ci succede coi film, con le pubblicità, coi tormentoni estivi: ecco qui una breve summa delle canzoni che ci sono entrate in testa – e che hanno fatto successo o sono tornate in voga – dopo essere state inserite in una serie TV.
I Don’t Want To Wait, Paula Cole – Sentita in: Dawson’s Creek
Benedetti anni ‘90. Ve la ricordate la faccia di plastica del protagonista, con le sue espressioni decisamente troppo accentuate?
Dawson’s Creek, assieme a Beverly Hills 90210, è stato il precursore di tutti quei teen drama che nel corso degli anni '90 e '00 hanno popolato i pomeriggi televisivi dei ragazzini.
Indimenticabile la sigla, probabilmente una delle più storpiate della storia: io sono ancora convinta che dica Anuwanuwei, ma Wikipedia insiste nel fatto che si intitoli I Don’t Want to Wait, e che sia stata scritta da Paula Cole nel 1997.
I’ll Be There For You, The Rembrands – Sentita in: Friends
Quella di Friends, serie cult degli anni ‘90, è una delle sigle più memorabili di sempre: saràper la semplicità, sarà per il battere di mani, sarà per il concetto. I’ll Be There For You ha una storia particolare: scritta dai produttori della serie, durava solo un minuto e le radio, per trasmetterla erano costretti a mandarla in loop un paio di volte, per raggiungere almeno la durata delle canzoni standard. A questo punto, i produttori David e Marta si convinsero a farla incidere ad una band: la canzone fu proposta ai REM e ai They Might Be Giant, ma su tutti vinsero i The Rembrands.
California, Phanton Planet – Sentita in: The O.C.
Altro decennio, altro Teen Drama.
Ricordo interi pomeriggi passati ad ascoltare le turbe di una mia compagna delle medie nei confronti di Seth Cohen, co-protagonista maschile di The O.C.
Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: oltre alla sigla California, cantata dai Phanton Planet, The O.C. aveva una colonna sonora di tutto rispetto: gran pezzi di indie californiano, i primi pezzi di artisti come Belle and Sebastian, Beck o dei Death Cab for Cuties.
Menzione ad honorem per Hide and Seek, di Himogen Heap che ha turbato la mia adolescenza con il suo vocoder.
Ma la musica nelle serie TV va ben oltre che sottolineare un determinato momento di pathos: riesce a lanciare o a rilanciare canzoni dimenticate o artisti capaci, ma sepolti nella grandissima possibilità di scelta che il mondo di internet ci offre giornalmente.
Senza un perché, Nada – Sentita in: The Young Pope
Anche il regista Paolo Sorrentino si è cimentato nella produzione di una serie TV: The Young Pope è stata acclamata da pubblico e critica. Per la colonna sonora è stato scelto un brano di Nada, del 2004, Senza un perché. Non di certo una delle sue hit più famose: nonostante questo, il brano ha fatto colpo, entrando in classifica su iTunes al secondo posto (al primo, in quei giorni, c’era l’intoccabile Blasco).
Should I Stay Or Should I Go, The Clash – Sentita in: Stranger Things
Stranger Things è stata una delle serie rivelazione di questo 2017. Nulla è fuori posto: la storia, i personaggi, il sangue dal naso di Eleven e il viscido Demogorgone.
E fuori posto non è nemmeno la colonna sonora: le tracce originali composte dai Survive ci proiettano immediatamente negli USA anni ‘80 mentre le canzoni in voga in quegli anni, sottolineano alla perfezione stati d’animo e volontà dei protagonisti.
Una su tutte Should I Stay or Should I Go dei The Clash: il piccolo Will Buyer rimarrà legato per sempre al mondo Upside Down?
Guarda come dondolo, Edoardo Vianello – Sentita in: Master of None
A volte le canzoni più inaspettate tornano in auge: è il caso di Guarda come dondolo di Edoardo Vianello. La storia ci piace, soprattutto perché la canzone è balzata ai primi posti della Viral 50 degli USA! Dobbiamo dire grazie a quel geniaccio di Aziz Azari che, con la sua sit-comedy Master of None ha regalato a noi fan un ballo da-occhi-a-cuoricino con la dolce Alessandra Mastroianni, e agli americani una ventata della meravigliosa Dolce Vita anni ‘60. Godetevi la scena e... Italians do it better!