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Scoprire Milano in 15 canzoni: una mappa musicogeografica

Forse il modo migliore per conoscere la grande metropoli è avvicinarsi a essa un pezzo alla volta: un quartiere, un luogo, persino una strada possono raccontare storie ed evocare emozioni.

Amata e odiata, esecrata o idealizzata, a Milano è dedicato un numero impressionante di canzoni di ogni epoca. Abbiamo selezionato quelle che in maniera più iconica lasciano parlare i luoghi della città, spesso – senza grandi sorprese, in realtà – geograficamente ben lontani dal centro storico. Il risultato è una mappa “musicogeografica” che vi guiderà in un inedito tour della città tutto da ascoltare.

 

 

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Tracklist

Enzo Jannacci, Faceva il palo nella banda dell'Ortica. Come disse una volta il grande Enzo: “Andai a una trasmissione che si chiamava Partitissima e sentii dire: oddio Jannacci, un’altra canzone sui morti di fame. Mica lo faccio apposta. Sono cresciuto in un quartiere popolare, a due passi dall’Ortica. Mica potevo fare canzoni sui ricchi”. Fino a pochi anni fa quartiere dimenticato all'estrema periferia est di Milano, oggi l'Ortica conosce una certa rinascita grazie al successo di locali come La Balera dell'Ortica e il Serraglio.

Enzo Jannacci, Andava a Rogoredo. A Rogoredo ci sono tante cose belle: una stazione, uno svincolo autostradale e pure la gigantesca sede di Sky.

Calibro 35, Notte in Bovisa. In questo caso, data la natura strettamente strumentale del brano, a suggerire l'ambientazione è solamente il titolo. Ma tanto basta: le sonorità ruvide da B-movie poliziesco anni '70 fanno davvero immaginare di sfrecciare in via Durando alle 3 di notte su un'Alfetta truccata.

Giorgio Gaber, La ballata del Cerutti. Il Giambellino è ancora, con le dovute approssimazioni del caso, il quartiere autenticamente popolare del Cerutti Gino cantato da Gaber.

Afterhours, Milano circonvallazione esterna. Milano di circonvallazioni ne ha diverse, ma il “Ring” di vialoni che nell'immaginario collettivo segnano il confine fra centro e periferia è quella per antonomasia (affettuosamente chiamata dai milanesi circonvalla o, dai più audaci, circonvalley).

Adriano Celentano, Il ragazzo della via Gluck. Come il Molleggiato aveva capito, quella che era una volta una stradina ai margini della città è oggi inghiottita nel poco attraente quartiere che si estende intorno alla Stazione Centrale, e non ha davvero nulla di poetico.

Roberto Vecchioni, Luci a San Siro. Vediamo se riuscite a non commuovervi ascoltando questa canzone. Nonostante i progetti per un nuovo stadio, fortunatamente naufragati, San Siro rimane il centro e il simbolo della Milano calcistica. Ci hanno anche fatto arrivare la metropolitana (la fermata San Siro Stadio è capolinea della M5 o linea lilla).

Nanni Svampa, Porta romana bella. Criminalità comune, prostituzione, sbronze e chiasso in questo racconto scanzonato, quasi una filastrocca, che Nanni Svampa (membro dei mitici Gufi) fa del quartiere a sudest del centro di Milano.

Elio e le Storie Tese, Parco Sempione. Il parco è davvero verde e marrone ed effettivamente ogni tanto qualcuno suona i bonghi. Da molto tempo il polmone verde del centro di Milano è stato pienamente riqualificato: è ormai lontano il periodo – fino a metà degli anni '90 – in cui le mamme non ci portavano i bambini perché c'erano “i drogati”.

Lucio Dalla, Corso Buenos Aires. Nella canzone di Lucio Dalla corso Buenos Aires è l'ambientazione di una grottesca e rocambolesca vicenda di presunti banditi, poliziotti, ragionieri, salumieri e pistolettate nell'afa di agosto. Per noi è un triste vialone dello shopping in cui, almeno questo è rimasto come allora, “c'è tanta tanta confusione”.

Alberto Fortis, Il Duomo di notte. Non poteva mancare una canzone sul Duomo. A O mia bela madunina preferiamo questo meno noto brano di un cantautore poco conosciuto dalle nuove generazioni.

Simone Cristicchi, Nostra Signora dei Navigli. La Signora del brano è la poetessa milanese Alda Merini, scomparsa nel 2009, che nei suoi ultimi anni di vita visse con scarsità di mezzi economici in un modesto appartamento sui navigli, in Ripa di Porta Ticinese 47.

Elio e le Storie Tese, Alfieri. Non sappiamo se Faso abiti ancora fra Loreto e Turro. Di certo le cose sono cambiate molto dagli anni '80: oggi NoLo (ossia la zona a Nord di Loreto), che si snoda lungo i due assi principali di viale Monza e via Padova, è il quartiere più multietnico della città e fra mille difficoltà sta anche scoprendo una discreta vivacità culturale.

PFM, Quartiere Otto (Qt8). Difficile immaginare una denominazione più sovietica e asettica per un quartiere di recente costruzione ma, al di là del suo nome ostile, QT8 è una tranquilla zona residenziale di periferia dove si trova anche un piccolo simbolo di Milano, il Monte Stella (per tutti semplicemente la montagnetta).

Vallanzaska, Boys from Comasina. Parodia, ovviamente, della più celebre Girl From Ipanema. Il brano è uno scherzoso tributo alla mala milanese dei tempi d'oro – quella ligera così spesso idealizzata – e in particolare all'organizzazione di Renato Vallanzasca, che oltre ad aver ispirato il nome della band era proprio della Comasina.

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