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Vincenzo Angrisani apre i concerti di Laura Pausini: un incontro tra musica e cuore

Insegnante di chitarra della Scuola di Musica Cluster, oggi lo vediamo calcare alcuni dei più grandi palcoscenici in occasione degli opening dei concerti dell’altrettanto grande Laura Pausini.

Lo abbiamo incontrato per sapere cosa si prova a suonare davanti a così tante persone.

 

Circo Massimo, Forum di Assago, Arena di Verona.

Cosa si prova a suonare davanti a 15.000, 30.000, 40.000 persone?

Suonare di fronte a tanti spettatori è semplicemente incredibile, l’entusiasmo di tutte quelle persone ti trasmette una carica pazzesca!

Non vorresti scendere mai, da quel palco, e non vedi l’ora di poterci risalire.
Quest’estate ho calcato palcoscenici per me inimmaginabili!

 

Il tuo incontro con Laura

Ho incontrato Laura per la prima volta quest’estate a Roma. Era il 21 Luglio e, con Virginio, avevamo avuto l’onore di essere invitati ad aprire la primissima data del suo tour mondiale “Fatti Sentire Worldwide Tour 2018”, nella maestosa location del Circo Massimo.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto la location per fare il soundcheck e, mentre ero sul palco concentrato nel provare i suoni, Virginio mi ha lanciato segnali sgranando gli occhi: senza saperlo avevo Laura esattamente alle mie spalle che salutava tutti… e per poco non ho rischiato di urtarla con la chitarra.

Poco dopo si è messa a cantare insieme a noi “Dove resto solo io”, un brano scritto insieme a Virginio.

Così com’è nel backstage con i suoi amici e i suoi collaboratori, così è sul palco col suo pubblico.
La sua generosità artistica è infinita, anche durante un sound check, e proprio la musica è stato il nostro primo incontro!

 

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Il tuo incontro con Virginio

Ho iniziato a suonare con lui subito dopo la sua vittoria ad “Amici di Maria de Filippi” nel 2011 e, dalla stanzetta di un timido e inesperto studente di musica, mi sono ritrovato sui palchi di tutt’Italia per la sua tournée estiva di concerti. Negli anni abbiamo raggiunto un’intesa musicale incredibile, ci diciamo spesso che siamo cresciuti insieme e di questo passo chissà cosa ci aspetta.

Virginio è un talento fuori dal comune, tanti come Laura l’hanno riconosciuto e so che se ne sentirà parlare sempre di più.

 

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Il tuo incontro con la chitarra

All’età di 11 anni dovevo scegliere il mio regalo per l’onomastico - al sud è una ricorrenza molto sentita – e mentre passeggiavo sul corso di Salerno vidi in una negozio una batteria azzurra tutta luccicante.
Fu un colpo di fulmine e decisi che sarebbe stato quello il mio regalo ma, quando il giorno successivo tornai al negozio con mio padre, al suo posto trovai una chitarra elettrica. Dimenticai in una frazione di secondo la sbandata del giorno prima e fu subito un nuovo amore a prima vista, questa volta quello vero, tant’è che dopo quasi 20 anni mi accompagna ancora.

 

Cosa vuol dire per te accompagnare un cantante?

Valorizzare la melodia espressa dalla voce attraverso le giuste scelte armoniche, ritmiche, timbriche e dinamiche in modo che non interferiscano mai con la melodia stessa e, anzi, stimolino nel cantante anche l’ispirazione verso sfumature interpretative più profonde, efficaci e originali.

 

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Il tuo rapporto con l’insegnamento

L’insegnante è un punto di riferimento importantissimo per gli allievi!

Insegnare è un privilegio, ed è un mestiere che si può fare solo con il cuore. Gli allievi affidano a te il loro amore per la musica, ma anche e soprattutto le loro idee e la loro educazione.

 

Perché Cluster come insegnante?

Perché è una scuola in cui tutti mettono il cuore.

 

Perché Cluster come allievo?

Perché se fossi uno studente sarebbe senz’alcun dubbio il posto più bello dove vivere la musica.

 

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Autore: Silvia Conte

Musicista, insegnante di flauto traverso della Scuola di Musica Cluster dal 2011

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