A Bar Song (Tipsy), una hit lunga un anno

Il 12 aprile 2024 è uscita una canzone intitolata semplicemente A Bar Song (Tipsy) che, nella nostra lingua, significa proprio “una canzone da bar (da brillo)”, dell’artista statunitense noto col nome di Shaboozey, cantautore eclettico e molto creativo originario della Virginia ma di ascendenze nigeriane.
Oggi quel brano è ancora stabilmente nella top 10 delle classifiche americane, è tuttora una hit di proporzioni notevolissime e, nel 2024, è stata la canzone che ha trascorso più settimane in vetta alla hit parade. Di più: A Bar Song (Tipsy) è la canzone che, in tutta la storia del pop degli USA, è rimasta più a lungo in cima alla Billboard Hot 100, la classifica musicale più autorevole di musica. Curiosamente, condivide il recordo con Old Town Road, un altro brano di genere country interpretato da un artista afroamericano (in quel caso, si trattava ovviamente di Lil Nas X).
Le ragioni del successo di A Bar Song (Tipsy)
Ascoltando la canzone, emerge immediatamente cosa possa averla portata a piacere al pubblico americano – e internazionale – così tanto e così a lungo: si tratta infatti di un orecchiabilissimo inno da pub (del resto, il titolo denuncia la piena verità prima ancora di arrivare all’ascolto), semplice e accessibile ma anche caldo e confortante.
Quasi confortevole, azzardando una similitudine: si tratta di un pezzo che trasmette esattamente la sensazione di osservare un caminetto scoppiettante mentre si regge in mano una bevanda rinfrancante e qualcuno intona una melodia accattivante, nell’altro angolo del locale. Il titolo, insomma, non è solo un fedele ritratto del brano ma anche quasi un’introduzione all’atmosfera avvolgente che è in grado di creare e di evocare tutto attorno all’ascoltatore, conducendolo per mano all’interno di un mondo da bar che è tanto intimamente americano, quanto familiare anche a chi statunitense non è.
Shaboozey : USA = Ed Sheeran : UK (forse)
Per quanto il confronto possa sembrare da un lato banale e dall’altro fin troppo “largo”, A Bar Song ricorda un po’ la musica di Ed Sheeran: l’accoppiata voce/chitarra, le profonde influenze folk nella melodia vocale, l’atteggiamento intimo e intimista dell’interpretazione… Chiaramente, Shaboozey guarda molto alla tradizione country americana, incorporandone alcuni elementi soprattutto nell’arrangiamento (i violini, per dirne una, o l’effetto “coro” del ritornello) mentre Sheeran conserva un atteggiamento più raccolto e britannico. In più, l’artista americano porta in dote alla sua interpretazione delle vibrazioni black che, necessariamente, il cantautore inglese non possiede (anche se, a livello ritmico, anche Ed Sheeran ha un profondo debito con l’hip hop, per quanto poco visibile e poco raccontato).
In definitiva, A Bar Song è un pezzo che nasconde sotto una confezione strettamente country, per quanto contemporanea, un’anima che è invece una sintesi di tutte le esperienze musicali di Shaboozey, un vastissimo panorama fatto di hip hop, R’n’B, soul e musica africana mescolato con un’attitudine pop innegabile e, ovviamente, una dose mastodontica di country, western e folk rigorosamente a stelle e strisce.
Le influenze di Shaboozey
Il motivo per cui sono così ben nascoste sotto la forma scelta dal cantautore della Virginia è che sono tutte influenze distillate, per così dire, in quantità scarsa ma concentratissima, capaci di donare ulteriore colore alla canzone ma senza mai imporre il loro “sapore” sulla forma country che è il telaio del brano.
Una sintesi mirabile ed efficace, insomma, che rende un pezzo già molto azzeccato e godibile un piccolo gioiellino discografico contemporaneo. Un gioiellino che il pubblico ha fatto suo – e che continua a far suo – molto volentieri.
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