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Quello che mi ricordo degli anni '90

La radio, d'altra parte, era vista come una cosa "da vecchi". Ecco allora un canale tv che trasmetteva musica 24 ore su 24, fatto da ventenni alla moda e strabordante chitarre elettriche e ragazze in bikini: il meglio che un marmocchio di quinta elementare possa desiderare.

E poi c'era tutto il resto. I compagni di classe che duplicavano dischi e cassette (sì, le cassette), le amiche che scolorivano i poster delle boy band a forza di baci della buonanotte, le hit di Fargetta che pompavano dalle macchine dei tamarri. Questo è il meglio di ciò che mi ricordo della musica negli anni del tardo secondo millennio d.C.

Il Festivalbar

Rosso o blu? Non c'era assolutamente alcuna differenza fra le due compilation che ogni edizione del festival sfornava, comunque ci piaceva pensare che l'umanità si dividesse in partigiani dell'una o dell'altra fazione. Ma sempre col sorriso in faccia e ondeggiando la testa al ritmo estivo di meteore di quegli anni come lei, convinti che la vita sarebbe rimasta sempre così.

Hit Mania Dance

Negli anni '90 l'elettronica commerciale veniva chiamata indistintamente "dance". Era anche il periodo d'oro delle compilation. Ce n'era una particolarmente cafona e altrettanto diffusa: Hit Mania Dance, che a quanto pare è sopravvissuta in qualche modo fino ad oggi. Non credo che nessuno l'abbia mai ascoltata davvero, più che altro era un aggregatore sociale, uno status-symbol da esibire all'occorrenza insieme ai singoli degli Eiffel 65.

I videoclip che mi facevano paura

Su Mtv giravano video anche inquietanti per un bambino di nove anni. Ricordo l'impressione che mi facevano i ghigni e i volti deformati di Black Hole Sun e Lately, ma il peggio in assoluto era questo. Minuto 2:18, per l'esattezza.

Le gite scolastiche

Ogni volta che si andava in gita da qualche parte c'erano due certezze. Tutti volevano sedersi agli ultimi posti del pullman e la colonna sonora del viaggio era dominata da una troika di ferro: 883, Aqua, Cartoons. Nessuno di loro è sopravvissuto a lungo nel nuovo millennio, quindi in un certo senso tutto torna.

Kris & Kris

Una versione postmoderna e tutta sesso delle gemelle Kessler. Le due veejay di Mtv conducevano un programma che, per chi se lo ricorda, si chiamava Dancefloor Chart. Ma non lo si guardava per la musica. Kris & Kris, non c'era bisogno che nessuno lo dicesse, svegliavano nei ragazzini le prime pulsioni del desiderio: erano i due angeli biondissimi e attillati dell'eros prepuberale.

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