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Try: la maturità di Pink

Nuovo appuntamento con "La hit della settimana", una rubrica fissa in cui proponiamo un brano recente in particolare, approfondendo un minimo la storia che c’è dietro la sua scrittura e la sua realizzazione per immergerci fino in fondo nel “clima” della canzone. Il pezzo di oggi, peraltro, è parte della scaletta dello spettacolo che Cluster ha organizzato lo scorso 23 aprile 2022 presso il teatro PIME.

È raro che una canzone scritta per un determinato artista possa diventare invece un brano estremamente rappresentativo per un altro: è il caso di Try, hit mondiale di Pink contenuta nel suo sesto album da solista, The Truth About Love. Si tratta di un pezzo che la cantante ha preso per sé in un’epoca già matura, nel 2012, quando aveva già scollinato i trent’anni e, soprattutto, era già “sopravvissuta” a ben dodici anni di showbiz, affermandosi nel corso degli anni 2000 come una delle artiste pop più apprezzate della sua generazione che, per nominarne solo alcune, contempla la presenza di cantanti come Britney Spears, Christina Aguilera o la stessa Beyoncé.

Emersa originariamente come interprete R’n’B a causa dell’impostazione soul e, in generale, piuttosto black del suo canto nonostante sia bianca caucasica, Pink ha combattuto per poter invertire immediatamente la rotta della sua carriera nonostante l’album di esordio avesse venduto più che bene. La cantante ha infatti sentito subito l’esigenza di poter avere un maggior grado di controllo artistico sul suo lavoro e, soprattutto, non si sentiva a suo agio con la confezione musicale in stile TLC/Destiny’s Child, percependo che uno stile più vicino al soft rock e al pop fosse maggiormente nelle sue corde.

Già dal suo secondo album solista, Missundaztood, il cambio di rotta è evidente ed è con questo stile più rock che l’artista della Pennsylvania è arrivata a consolidare la sua fama e, soprattutto, fino ai giorni nostri. Try stessa è una canzone che insiste su questo genere di registro musicale, una ballad malinconica ed emozionale originariamente scritta per Kelly Clarkson e poi finita tra le grinfie di Pink, che l’ha trasformata in uno dei pezzi forti del suo repertorio anche per via di un peculiare incrocio con la sua storia personale.

Il pezzo affronta un tema di base che potremmo definire “il costo dell’amore”, ossia quel misto di sacrificio, sofferenza e rischio che ci si prende amando qualcuno fino in fondo, seriamente, provando e riprovando in maniera che funzioni, come dice il titolo stesso del brano. A livello musicale, il ritornello è molto forte, è costruito su un muro di chitarre molto chiassoso in contrasto con l’andamento più agrodolce e lento della strofa, secondo una formula collaudatissima fin dagli albori della canzone pop e frequentissima anche nella stessa musica di Pink. A rendere memorabile Try ci pensa essenzialmente la voce e l’interpretazione della cantautrice, che ci restituisce le parole con un’intensità vibrante, alzando il livello globale della canzone grazie al portato emotivo che riesce a trasmettere.

Nemmeno a farlo apposta, il pezzo ha un testo particolarmente affine – come dicevamo – alla vicenda personale della perfomer americana vissuta col marito, Carey Hart, con il quale ha attraversato momenti molto duri nel corso degli oltre quindici anni di matrimonio, momenti che avrebbero potuto anche spezzare il loro vincolo. Poiché questa storia è sempre stata di dominio pubblico, Try è diventata un inno alla mentalità di Pink, al suo approccio alla vita; è un brano che si accoda perfettamente al suo modo di vivere l’amore e così è stato percepito dai suoi fan, che hanno salutato fin da subito il pezzo come una preziosa occasione di poter rafforzare ulteriormente il legame empatico con la cantante “entrando” ancora più a fondo nella sua emotività. E, in fondo, infonderci parecchio del proprio vissuto – proprio come amare qualcuno – è un modo piuttosto rischioso di far proprio qualcosa inizialmente pensato per qualcun altro ma, quando funziona al massimo delle proprie possibilità, ci può regalare enormi soddisfazioni. Oppure una bella canzone, come Try di Pink.

Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.

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