Uptown Funk, Bruno Mars e il modo dorico
Bene, supponiamo ora di volerla suonare con i nostri amici e di dovere improvvisarci sopra un assolo (magari al posto della sezione di fiati che non abbiamo nel gruppo), che scala dovremmo utilizzare?
Bella domanda, soprattutto per chi si prepara agli esami del Trinity Rock & Pop dal Grade 4 in avanti perché la prova di improvvisazione potrebbe riguardare una progressione di accordi simile. L'arrangiamento è ridotto all'essenziale, ma nell'inciso si capisce la progressione di accordi, che sono solo due: Dm e G. Forza, che scala ci vuole?
Risposte sbagliata: la scala di Sol maggiore.
Risposta sbagliata: la scala di Re minore.
Risposta sbagliata ma accettabile per i jazzisti: la scala di Sol maggiore sul G, la scala di Re minore sul Dm.
Risposta corretta per il Rock & Pop: per capire che scala ci vuole, occorre individuare la tonalità e utilizzare quella scala. G e Dm appartengono entrambi all'armonizzazione della scala di Do maggiore. Non esiste nessuna altra scala che genera sia G che Dm, quindi che vada bene su entrambi gli accordi. Quindi la risposta corretta è Do maggiore, provate!
Già, ma se l'accordo di C non c'è mai, come facciamo a dire che siamo in Do maggiore? Siccome io sento "casa" sul Dm (visto che G se lo estendiamo diventa G7 e contiene il tritono, quindi è instabile) a me piace definire questa tonalità come D Dorico (secondo modo della scala maggiore di Do).
La scala Dorica è come la scala minore naturale, ma con la sesta maggiore. Nel nostro caso Re Dorico è costituito da: Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, Do (vedete che è come la scala maggiore di Do ma che parte dal Re?). Per ulteriori informazioni, iscriversi al corso di armonia.
La scala dorica è snobbata da molti, a volte sento dire "che senso ha studiarla? Non sento molta differenza rispetto alla scala minore naturale". Il motivo per cui bisogna studiarsi la scala dorica è: "per suonare la hit del momento!". Oltre che per superare brillantemente l'esame Trinity.