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L’Accademia dei Folli racconta Bob Dylan e Fabrizio De Andrè in due spettacoli a Cluster

Sabato 5 e domenica 6 novembre, presso Cluster (in via Mosè Bianchi 96, a Milano), alle ore 18.00, si terranno due spettacoli di storytelling musicale realizzati dall’Accademia dei Folli. Gli show sono aperti al pubblico e tratteranno due argomenti diversi: sabato 5 verrà narrata la storia di Bob Dylan, il grande cantautore americano, mentre domenica 6 sarà il turno del nostro, irripetibile Fabrizio De André.

Il primo weekend di novembre, la compagnia teatrale Accademia dei Folli porta in scena i due spettacoli del loro filone Portraits dal titolo How does it feel? e Hotel Supramonte. Si tratta di due racconti, dedicati agli inizi di carriera di Bob Dylan e al terribile rapimento in Sardegna di Fabrizio De Andrè.

Sabato 5 novembre 2022, ore 18.00 @ Cluster, via Mosè Bianchi 96, Milano 

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La prima serata si intitola How does it feel? ed è dedicata a Bob Dylan e alla sua storia. In particolare, agli inizi della sua storia, quando Bob Dylan non esiste nemmeno e c’è solo un giovane musicista, ossuto e riccioluto, di nome Robert Zimmermann. Amante del fokl tradizionale americano, il giovane Robert parte da Duluth, in Minnesota, per poi trasferirsi a Minneapolis, la città più famosa del suo stato. Dopo un paio di cambi di nome – forse anche più di un paio – il nostro incontra l’uomo che gli cambierà la vita per sempre: Woody Guthrie, colui che diventerà un mentore e una guida spirituale, all’interno del mondo del folk. E poi, naturalmente, arriva anche New York, la Grande mela, pronta ad accoglierlo e a dargli una casa nuova, il Cafè Wha. Il risultato? Un bel giorno, alla porta del buon Robert – cognome in divenire – bussa la Columbia, con un bel contratto discografico. Il giovane lo firma con le nuove, ennesime generalità: Bob Dylan.

How does it feel? è interpretato da Carlo Roncaglia, con le chitarre di Andrea Cauduro, sul testo di Emiliano Poddi. L’arrangiamento è dell’Accademia dei Folli e la regia è curata da Carlo Roncaglia.

Accademia dei Folli 1

Domenica 6 novembre 2022, ore 18.00 @ Cluster, via Mosè Bianchi 96, Milano 

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La seconda serata, che si tiene il giorno dopo, il 6 novembre, si intitola Hotel Supramonte ed è invece incentrata sulla figura e sull’opera di Fabrizio De Andrè, un’eminenza della musica italiana tutta. Hotel Supramonte parte da una notte d’agosto, fredda nonostante si sia nel cuore dell’estate. Una storia notturna in cui c’è anche una ragazza, bionda e sottile, bellissima ed eterea. Nel buio agostano trovano spazio anche spose bambine, Jenny, un pescatore, lucci argentati e vicoli stretti. È la storia di tutte le storie, e di chi le ha sapute cantare, infilare una nell’altra come gli anelli di una catena che in una notte d’agosto gli legavano i polsi. Perché quella è la notte del 27 agosto 1979, quando Fabrizio de André e la sua compagna Dori Ghezzi vengono rapiti dall’Anonima Sarda.

La compagnia teatrale Accademia dei Folli ha da sempre un’inclinazione particolare per le forme della musica-teatro, spettacoli particolari dove la parola parlata si mescola a quella musicata, dove le sette note entrano ed escono dal palcoscenico, mescolandosi con la recitazione e il racconto. Una forma di story-telling antica come il mondo e altrettanto potente, reinterpretata nello stile unico della compagnia. All’interno di questo filone di spettacoli che l’Accademia mette in scena da tempo, trova spazio una raccolta particolare di show dal titolo Portraits: si tratta – come dice la parola stessa – di ritratti monografici dedicati a un artista, un movimento, a un genere musicale, a un momento o a un tema, sempre e rigorosamente connesso con la musica.

How does it feel? va in scena sabato 5 novembre presso la Scuola di Musica Cluster (via Mosè Bianchi 96, Milano) alle ore 18.00.

Hotel Supramonte va in scena domenica 6 novembre, sempre presso Cluster , alle ore 18.00.

Entrambi gli spettacoli sono aperti al pubblico e il prezzo per accedervi è pari a dieci euro a persona (ingresso gratuito per gli allievi di Cluster).

Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.