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4 canzoni di meme che sono diventate invincibilmente virali

Si diceva la scorsa settimana che le canzoni che fanno da sfondo agli spot pubblicitari sono una sorta di “musica passiva”, che non si sceglie veramente di ascoltare ma che si finisce per sentire e addirittura conoscere. Bene, si può – e si deve! – dire lo stesso anche delle canzoni che fanno da sfondo a video meme, reel, video di Tik Tok e tutti quei contenuti del web che diventano virali. Anzi, come tali, hanno una penetrazione nel pubblico persino più capillare di quella delle canzoni delle pubblicità, specialmente se parliamo di giovani e giovanissimi.

Tra tutte le centinaia di canzoni che si potevano scegliere per questa selezione, abbiamo deciso di individuarne quattro in particolare, privilegiando l’unico criterio di una viralità talmente elevata da essere celebri più o meno presso chiunque. Ciò posto, potevamo evitare Povero gabbiano/hai perduto la compagna e tutto ciò che ne consegue? No, ovviamente non potevamo. Ma procediamo con ordine.

Tu comm’a mme – Gianni Celeste

Avete presente Povero gabbiano? Sì, certo che l’avete presente: si tratta della canzone più virale degli ultimi sei mesi, perlomeno in Italia, ed è stata usata da chiunque in qualsiasi contesto internettiano. Eppure, nessuno sa che quel brano piuttosto datato – risale infatti al 1988 – si intitola in un modo diverso, ossia Tu comm’a mme. Canzone di Gianni Celeste estratta come singolo dall’album Gianni Celeste Vol.4, è ovviamente una ballata romantica, un lento da manuale scritto secondo tutti i crismi del genere neomelodico e, di conseguenza, cantato in napoletano. Gianni Celeste è però siciliano e, per la precisione, catanese: come ha ricordato più volte anche Carmen Consoli, anche lei di origini etnee, proprio a Catania il mito della canzone neomelodica è radicatissimo ed è una fucina continua di nuovi artisti del genere, seconda solo dietro all’irraggiungibile Napoli. Celeste si è detto molto contento del successo “di ritorno” del suo brano e in particolare è compiaciuto dal fatto che venga usato soprattutto da giovani e giovanissimi per fare da sfondo ai loro contenuti da web; il cantante tiene anche a ricordare che nonostante oggi sia un meme, il brano è serissimo: «Guardate che questo pezzo si prendeva sul serio, non era ironico. Si tratta di una cosa drammatica con una storia dietro».

Careless Whisper – George Michael

Rimaniamo negli anni 80 ma passiamo da un successo locale a uno dal respiro decisamente internazionale: Careless Whisper di George Michael, una delle hit più celebri di tutto il 1984, capace di vendere nel mondo oltre due milioni e mezzo di dischi. Riscoperta molto di recente per tutto un filone di reel di Instagram e video-gag di Tik Tok, Careless Whisper è una canzone emblematica di un certo stile di produzione musicale anni 80: dall’uso del sax alla gestione dei suoni di batteria, passando per i leggeri filtri applicati alla voce di George Michael. In particolare, proprio il sax è diventato sinonimo di “nota passionale” e sexy, così che il brano è oggi adoperato per meme che fanno ironia soprattutto su seduzione, sensualità e passione (appunto). In realtà, il testo del pezzo parla della situazione opposta, in cui un amante manchevole nei confronti dell’amato è appena stato lasciato o ha comunque dovuto separarsene… Ma perché rovinare dei bei meme con la verità?

The Next Episode – Dr. Dre feat. Snoop Dogg

Se esistessero le hit immortali anche tra le canzoni virali, The Next Episode sarebbe una di queste, senza alcun dubbio. Così come ci sono canzoni che non smettono mai di vendere anche a decenni di distanza dalla loro uscita, ci sono pezzi che vengono adoperati per un certo tipo di meme con continuità, a prescindere dal successo del filone. Insomma, gli evergreen delle canzoni virali. È il caso di The Next Episode, dicevamo, impiegatissima per ogni genere di gag riconducibile alle battute in stile “thug life” che sono sempre presente su ogni social network immaginabile, a prescindere dal momento di splendore che il filone vive. Qualche reel o Tik Tok a tema c’è sempre. Per quanto riguarda invece il brano in sé, è una composizione di Dr. Dre risalente al 1999 che spesso viene erroneamente attribuita a Snoop Dogg che, invece, vi partecipa solamente. Non è un errore incomprensibile: una prima versione della canzone, per quanto piuttosto differente, avrebbe dovuto essere presente nell’album solista di Snoop Doggystyle con il titolo Tha Next Episode. Ciò nonostante, la versione definitiva è quella di Dre e si tratta del terzo singolo estratto da 2001, il suo secondo album solista. Il campionamento più noto del pezzo, quello che viene cantato anche da Snoop Dogg e dallo stesso Dre con il famoso Da-da da-da da è un riff tratto da The Edge, un brano del 1967 scritto da David McCallum e prodotto da David Axelrod.

Astronomia – Vicetone & Tony Igy

E come si fa a dimenticare Astronomia, il remix dei Vicetone del pezzo originale di Tony Igy? Brano house da discoteca del 2014 che reinterpreta la prima versione di quattro anni prima, è completamente sfuggito a ogni controllo quando è diventato la colonna sonora dei meme con gli operatori funebri ghanesi oggi noti in tutto il mondo con il nome di Dancing Pallbearers. Come sempre, si tratta di un’associazione di musica e immagini di cui è impossibile risalire all’autore ma che ha avuto una fortuna stellare: nel 2020 in particolare (ma ancora oggi), i video dei Dancing Pallbearers hanno avuto una diffusione capillare in tutto il mondo. Astronomia – come detto – nasce come canzone elettronica per mano del DJ e produttore russo Tony Igy e viene portato al successo nel giro dei locali, dei club e delle discoteche dal duo olandese Vicetone, che ne ha prodotto un remix più house, con una sezione ritmica più pronunciata e una struttura del brano più adatta a essere suonata nei locali. È curioso pensare che Igy aveva apprezzato e approvato il remix ma non la sua etichetta: Astronomia, nella sua versione più celebre, è infatti stata distribuita gratuitamente su internet in quello stesso 2014 per via del fatto che la casa discografica del producer russo l’ha respinta. Nonostante tutto, l’enorme viralità dei meme di cui è protagonista ha portato un certo successo di ritorno anche all’originale, ovviamente.

Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.

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