4 canzoni tratte da Scrubs – Medici ai primi ferri
Un paio di settimane fa raccontavamo la storia di alcune sigle di serie tv molto famose ma il rapporto di un serial con la musica che lo accompagna va molto oltre i titoli di testa o quelli di coda, naturalmente. Spesso e volentieri, le serie godono anche di una colonna sonora interna curatissima e scelta con precisione per accompagnare momenti di tensione, climax narrativi e svolte di ogni genere. Molti registi, showrunner e sceneggiatori lavorano adoperando il pentagramma come fonte primaria d’ispirazione e non è raro che l’accompagnamento musicale di una scena venga deciso prima ancora di buttar giù i dialoghi.
Allo stesso modo, interi show hanno peraltro un rapporto più stretto con le loro musiche rispetto alla media e Scrubs – Medici ai primi ferri è sicuramente un serial che più di altri ha nel proprio DNA un legame speciale con la musica. Qui, la musica è talmente rilevante da aver spesso determinato intere sequenze di montaggio di alcuni episodi la cui sceneggiatura non era ancora stata completata. Non solo: tra le varie puntate ce n’è una esplicitamente realizzata in stile musical, quasi interamente cantata (il titolo dell’episodio è Il mio musical, per togliere ogni dubbio). Non si tratta di una stranezza, era una consuetudine piuttosto diffusa tra i serial degli anni Duemila ma l’episodio di Scrubs è stato premiato con un Emmy per la cura e l’efficacia con cui è stato realizzato.
Bill Lawrence, ideatore e showrunner principale della serie, è un grande appassionato delle sette note e lavora molto con la musica, sfruttandola quasi sempre anche a livello narrativo. Non solo: l’autore ha incoraggiato fin dai primi ciak tutta la troupe (e in special modo gli stessi attori) a suggerire brani e pezzi da inserire all’interno delle puntate. Ancor più appassionata di Lawrence è la moglie Christa Miller, che nella serie interpreta il personaggio di Jordan. Lawrence ha dichiarato: «Christa sceglie talmente spesso la musica per Scrubs che un sacco di sceneggiatori e attori non vengono nemmeno più da me quando vogliono suggerire una canzone. La portano direttamente a lei». Tra tutti i momenti musicali presenti nella serie, ci siamo presi la libertà di scegliere in particolare quattro.
Erasure – A Little Respect
Il terzo episodio della prima stagione, L’errore del mio migliore amico, è il primo con un filo conduttore musicale che lo attraversa dall’inizio alla fine. Si tratta di A Little Respect, hit inglese synth pop di fine anni 80 del duo Erasure che accompagna tutta la puntata, incentrata appunto sul rispetto. Il brano viene suonato prima ancora della sigla: è una riproduzione intradiegetica perché il primario di chirurgia che sta formando Turk la usa come sottofondo per un’operazione. Nel corso dell’episodio, il pezzo viene poi canticchiato a turno da vari membri del cast mentre affrontano i loro vari problemi di rispetto in senso lato – a ognuno tocca una sfumatura diversa.
Per quanto riguarda la canzone, si tratta di un grande successo mondiale degli anni 80, un brano che ha venduto oltre mezzo milione di copie solo nel Regno Unito ed è diventato un tormentone negli USA e in Canada, oltre a entrare nelle classifiche di mezza Europa. Curiosamente, in Italia non ha avuto particolare eco. Si tratta ancora oggi del maggior successo della storia degli Erasure (il video conta oltre cinquanta milioni di visualizzazioni su YouTube), band costituita da Andy Bell e Vince Clarke, ex membro fondatore dei Depeche Mode e principale compositore della prima fase dell’esistenza del complesso (un esempio su tutti: I Just Can’t Get Enough). Clarke viene considerato come uno dei principali ispiratori della musica elettronica britannica degli anni 80 nonché uno dei migliori autori del genere in quegli anni; con gli Erasure – tuttora in attività – ha dato alle stampe diciotto album in oltre trentacinque anni di carriera e fama.
Say Anything – Alive With The Glory of Love
Alive With The Glory of Love viene suonata nelle ultimissime scene del season finale della sesta stagione, dal titolo: Il mio punto di non ritorno. È un episodio denso di avvenimenti e di colpi di scena, in cui JD ed Elliott si trovano a confrontarsi come non capitava loro da tantissimo tempo. Entrambi sono dubbiosi sulle scelte forti che hanno fatto fin lì: JD è tornato con Kim per il bene del figlio che lei aspetta mentre Elliott è lanciatissima verso il matrimonio con Keith. L’unico problema? Probabilmente non sono questi gli sviluppi che i due vogliono davvero per il resto della loro vita e la loro conversazione a cuore aperto potrebbe essere l’ultima occasione che hanno per correggere la rotta.
Il pezzo risale al 2004 e all’album dei Say Anything …Is a Real Boy, dal quale viene estratto come singolo solo nel 2006, diventando una hit per il gruppo (anche se nelle classifiche americane di musica alternativa). Si tratta di una canzone intensa, che comunica una sensazione di urgenza impellente nelle strofe ma ha un ritornello più romantico e malinconico, quasi consolatorio, mantenendo costantemente sullo sfondo l’idea narrativa alla base, che parla di un amore osteggiato. Il testo fa peraltro riferimento a una storia d’amore tra ragazzi ebrei in Germania, al tempo della Shoah, e ci sono vari riferimenti all’Olocausto. Il cantante e autore del pezzo Max Bemis ha preso ispirazione dalla storia personale dei suoi nonni ma voleva usare quelle immagini come similitudine per un concetto più ampio, legato a tutto ciò che può frapporsi tra due amanti: «Ho pensato a come sarebbe amare qualcuno venendo però separato forzatamente da quella persona. I nostri tempi sono altrettanto catastrofici [di quelli dell’Olocausto, NdA], in un certo senso. Può succedere di tutto, una guerra o degli attacchi terroristici, il cinismo e tutti quegli elementi che ostacolano l’amore».
Obadiah Parker – Hey Ya!
Nell’episodio La mia anima in fiamme, parte II, quindicesimo dell’ottava stagione, vediamo il personaggio di Ted cantare una versione molto particolare di Hey Ya!, il successo degli Outkast datato 2003. Si tratta di una versione molto scarna, voce e chitarra, che rende la canzone ben più romantica e malinconica, a suo modo struggente; il brano accompagna placidamente le scene in cui l’inserviente e la sua fidanzata, Lady, si scambiano le promesse di matrimonio sulla spiaggia hawaiana. In effetti, non è una cover diretta dell’originale ma una riproposizione della versione del cantautore Matt Weddle, frontman della folk band Obadiah Parker, diventata virale su internet nel 2006. All’interno di Scrubs la interpreta Sam Lloyd, l’attore che presta abitualmente le sue fattezze a Ted Buckland, l'avvocato dell'ospedale Sacro Cuore. Sam ha avuto un gruppo a cappella in parallelo alla sua carriera da attore, i Blanks, i quali hanno spesso e volentieri fatto capolino all’interno della serie con il loro contributo musicale. Anche nella finzione, infatti, gli autori hanno pensato di regalare allo sfortunatissimo e ridicolo Ted un suo gruppo a cappella dopo aver assistito a un’esibizione dei Blanks alla festa di Natale data durante la lavorazione della prima stagione. Di tanto in tanto, la serie mostra infatti I poveri sfigati - questo l'evocativo nome del complesso - provare i loro pezzi per i corridoi dell'ospedale.
Lazlo Bane – Superman
Si poteva scrivere un pezzo sulle musiche di Scrubs ignorandone la sigla, diventata ormai emblematica? Il brano è stato suggerito da Zach Braff, l’attore che interpreta JD, dopo essere rimasto molto colpito dal testo. Il ritornello, infatti, termina con la frase «I’m not Superman» (Non sono Superman, in italiano) che indica la fallibilità del protagonista del brano ma anche quella dei personaggi della serie, medici e chirurghi devoti al loro lavoro, magari anche brillanti ma non per questo in grado di salvare tutti, sottolineando uno dei temi portanti di tutta la serie.
Il pezzo risale al 2000 ed è un estratto della colonna sonora del film indipendente The Tao of Steve. In quello stesso anno comincia la lavorazione di Scrubs, il cui primo episodio viene trasmesso a settembre del 2001. Zach Braff, come detto, se ne innamora al primo ascolto guardando The Tao of Steve e chiede alla band il permesso di usarlo come tema ricorrente e come musica dei titoli di testa e di coda. I Lazlo Bane originariamente rifiutano la proposta ma ci ripensano abbastanza in fretta, approfittando della classica “opportunità della vita”. Superman diventa infatti il loro più grande successo e lancia le carriere dei musicisti più creativi della band, i quali iniziano a venire ingaggiati per scrivere le colonne sonore di diverse altre serie tv. Nel 2020, durante la quarantena dovuta alla pandemia di CoVID-19, il gruppo ha registrato una versione rinnovata del brano per i suoi vent’anni e nel video compaiono anche Braff e Neil Flynn, che in Scrubs interpreta l’inserviente: la trovate all’inizio di questo pezzo.