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Da Sanremo a Sanremo (e oltre): l’annus mirabilis di Rose Villain

Se c’è un nome caldo all’interno della scena pop italiana, è indubbiamente quello di Rose Villain. La cantante milanese – al secolo Rosa Luini (ma, come ha dichiarato più volte, nessuno la chiama col suo nome di battesimo se non per sgridarla) – ha completato lungo il corso del 2024 una traiettoria di carriera che, da un certo punto in poi, era evidentemente tesa a far sì che si imponesse come stella di prima grandezza all’interno del variopinto panorama della musica leggera nostrana.

Il successo di Rose Villain

Protagonista di una rincorsa tutto sommato piuttosto lunga, cominciata all’incirca una decina d’anni fa e orientatasi verso il mercato italiano solo nel 2020, la bella Rose è ora infatti riconosciuta (e riconoscibile) come una delle popstar più in auge del Belpaese, traguardo a cui hanno contribuito in maniera decisiva le due partecipazioni consecutive al Festival di Sanremo tra il 2024 e il 2025. Adesso, grazie al successo di Fuorilegge, all’uscita del suo terzo disco d’inediti Radio Vega e al fatto che è attualmente su Netflix con la seconda stagione di Nuova scena, Rose Villain è decisamente sulla bocca di tutti.

Si parlava di una rincorsa al successo mainstream da parte della cantante e cantautrice meneghina durata anni ma è chiaro che, da fine 2023 a oggi, il suo iter ha subito un’accelerazione vertiginosa che ha beneficiato anche di varie vetrine che, a livello promozionale, la Villain ha sfruttato in maniera perfetta.

Un 2024 da incorniciare

Una è ovviamente il talent di Netflix Nuova scena, di cui lei è una dei giudici e dove può mettere in mostra tutto il lato più urban e hip hop della sua versatilissima identità musicale. La prima stagione è andata in onda a partire dal 19 febbraio 2024, un paio di settimane dopo la conclusione del 74° Festival di Sanremo, dove – a discapito del ventitreesimo posto finale – la sua Click Boom! ha fatto breccia nel grande pubblico, portandola fino a un triplo disco di platino.

L’estate successiva, in coppia con Guè, la Fata Turchina del pop italiano ha dominato la musica da spiaggia grazie a Come un tuono (di cui abbiamo già anche scritto), canzone cresciuta sempre più col passare dei mesi e che ha finito per essere una delle colonne sonore più presenti nella bella stagione italiana 2024, periodo in cui Rose è stata quasi costantemente di scena sul palco con il suo Radio Sakura Summer Tour, che le ha consentito di battere quasi tutte le piazze del nostro Paese e anche di aprire le quattro maxi-date romane dei Coldplay. A tutto ciò, vanno aggiunti tanti featuring con diversi artisti – dai La Sad ai Finley, passando per Tony Effe, Ernia, Fred De Palma, il solito Guè e altri ancora.

Da Click boom! a Fuorilegge

Lo scorso febbraio si è poi ripresentata a Sanremo con Fuorilegge, brano che anticipava appunto Radio Vega, il suo terzo disco di inediti in tre anni – e che consente all’artista milanese di mantenere uno standard elevato (e piacevolissimo) di produttività, ormai desueto nel mondo della musica pop, specialmente a livello di album.

Parlando invece di suggestioni sonore, Fuorilegge evoca delle influenze piuttosto diverse da quelle che si scorgevano in Click boom! ma, a livello di struttura dei brani, ci sono diverse somiglianze tra le due hit, poiché entrambe giocano sulla capacità di Rose di passare da un’impostazione vocale estremamente urban e contemporanea a una capacità melodica perfettamente intonata alla tradizione italiana.

Il brano sanremese, peraltro, è un ottimo bignami anche dell’identità musicale stratificata che attualmente ha la Villain, un biglietto da visita attendibile e perfettamente in linea col gusto contemporaneo ma anche terribilmente coerente con il percorso fin qui dell’artista (se si recupera Geisha, singolo dell’artista uscito nell’ormai lontano 2016, si possono riconoscere delle sonorità e una tendenza a giocare con la melodia vocale che sono strettamente imparentate con le canzoni che la cantante milanese incide attualmente).

Il futuro di Rose Villain

La sensazione, guardando a ciò che aspetta Rose Villain nei prossimi anni, è che arriveranno ancora diversi altri di dominazione della scena pop italiana, anche in virtù del fatto che la cantautrice ha sì una spiccata anima urban ma ha, nella sua faretra personale di influenze e competenze musicali, anche tantissimi altri generi, dal rock al pop internazionale passando per la canzone italiana in senso più classico.

Considerando anche il talento vocale della bella Rose e la solidissima formazione tutta americana alla base della sua stessa carriera, insomma, c’è da scommettere che rimarrà in vetta ancora tanto, tanto tempo. Magari cambiando “pelle musicale” – come non ha avuto paura di fare già diverse volte – ma sempre conservando il suo stile espressivo. Che poi è ciò che la rende unica.

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Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.