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L’anno di Tananai

Da Sanremo a Sanremo, con in mezzo una hit estiva che più indovinata non si può: l’anno vissuto da Tananai tra il Festival della canzone italiana del 2022 e l’edizione del 2023 ha portato a una svolta decisiva nella sua carriera musicale, regalandoci una nuova popstar all’interno del panorama mainstream italiano. Certo, i social media e Fedez hanno aiutato ma il nuovo status del lombardissimo Tananai – il cui stesso nome d’arte è un epiteto milanese – è frutto soprattutto della sua crescita come artista.

Gli esordi del cantante di Cologno Monzese sono ormai piuttosto lontani, tanto nel tempo quanto nell’humus musicale di riferimento perché Tananai non ha cominciato come vocalist ma bensì come dj, produttore e autore di musiche elettroniche. I primi, rudimentali esperimenti sono dei primi anni 2010, tra i banchi di scuola delle superiori, a cui segue il terzo posto al concorso Top DJ nel 2015, che gli procura un contratto con una casa discografica. Con lo pseudonimo di Not For Us, Alberto – questo il nome di battesimo dell’artista – pubblica anche un intero album, due anni più tardi. Il suo 2017 si distingue però anche per la nascita ufficiale di Tananai in quanto cantautore, con l’uscita di Volersi male.

Fast forward fino al 2021: dicembre, riviera ligure, ancora una volta Sanremo. Quasi un anno dopo che i Måneskin hanno fatto a fette il pubblico mettendo le fondamenta per la spettacolare scalata al successo internazionale tuttora in corso, si svolge Sanremo Giovani. La manifestazione ha il compito di selezionare tre artisti emergenti da lanciare sul palco dell’Ariston pochi mesi più tardi, in occasione del Festival del 2022. Tananai partecipa e porta Esagerata: il terzo posto finale, alle spalle di Samia e Oli? gli apre le porte della kermesse principale, in partenza nel giro di quaranta giorni circa.

Il resto non è storia ma addirittura cronaca: il suo pezzo, Sesso occasionale, arriva clamorosamente ultimo anche a causa di interpretazioni piuttosto sofferte dell’artista ma il trampolino di lancio sanremese fa comunque il suo dovere perché Tananai sfrutta al meglio i social – in particolare Twitter – per ironizzare costantemente sul suo risultato, prendersi in giro per le esibizioni e farsi conoscere come personaggio. Questa piccola notorietà rimbalza anche in radio, dove Sesso occasionale si costruisce un suo peculiare bacino di estimatori e fan, che cresce ancora di più grazie al singolo successivo Baby Goddamn, capace di schizzare in alto in varie classifiche.

Nel frattempo, anche Fedez – ormai mogul del pop italiano – lo nota e gli ritaglia un posticino dentro La dolce vita, sua hit estiva ai tempi in lavorazione, a cui partecipa anche Mara Sattei. Pochi mesi dopo, il pezzo esce e fa il botto: in meno di una stagione, Tananai è passato dall’essere un cantautore emergente ben poco noto al grande pubblico a una voce ricorrente della radio, il cui canto è ascoltabile in ogni angolo d’Italia più volte al giorno.

Nel 2023, forse anche per chiudere un suo personale cerchio, il cantautore milanese si ripresenta sul palco dell’Ariston con Tango, brano sanremese che più sanremese non si può. Ballata sentimentale, impegnativa e ricca, quasi barocca, con un arrangiamento classico e, soprattutto, la necessità di un’interpretazione sentita e intensa. Nonostante l’atteggiamento ironico e leggero che mantiene costantemente, il Tananai performer del 2023 è più maturo e risponde al suo stesso ricordo dell’anno precedente sfoderando una prestazione notevolissima, mostrando anzi al pubblico che persino un pezzo magniloquente come Tango non solo è nelle sue corde ma può rappresentarlo pienamente.

Oggi, a tre mesi abbondanti di distanza dalla fine del Festival della canzone italiana, il brano è ancora altissimo nelle chart di Billboard Italia così come non ha ancora esaurito il suo ciclo vitale in tutte le radio, di flusso e non. Proprio nel caso in cui fosse bisogno di una dimostrazione empirica dello status attuale di Tananai, insomma.

Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.

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