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La storia della musica in pillole: Jimmy Iovine, produttore, discografico, visionario - Parte III

«Jimmy non voleva per forza essere il numero uno.
In realtà, lui era ambizioso per gli altri.
Ed è stato ambizioso per me.
Si vedeva che per lui contava solo una cosa
e cioè che il mondo vedesse ciò che vedeva lui»
- Patti Smith

Tra i brani di Easter, il vero esordio di Jimmy Iovine alla produzione musicale di alto livello, il più celebre è senz’altro Because The Night, probabilmente la canzone più rappresentativa della produzione di Patti Smith presso il grande pubblico e un successo commerciale enorme, che ha segnato la fine degli anni 70 ed è rimasto molto suonato dai media per tutti gli anni 80 e fino ai giorni nostri. Se Because The Night è diventata quel che è oggi, il merito è anche di Jimmy Iovine. Di Jimmy e dei suoi ottimi rapporti con Bruce Springsteen, oltre che dell’amicizia e della stima artistica che intercorre tra il Boss e la Smith.

Ma l’intuizione alla base di tutto è di Iovine che, durante la realizzazione di Easter, ripensa alle sessioni di registrazione di Darkness on the Edge of Town, il nuovo album di Springsteen, cominciate qualche settimana prima. Il tecnico sta infatti lavorando di giorno al nuovo disco del Boss come ingegnere del suono e responsabile del missaggio mentre, di notte, si dedica invece all’album di Patti Smith in qualità di produttore. Valutando le tracce che vengono via via rifinite e inserite dentro Easter, Jimmy pensa sempre più insistentemente che al disco manchi il classico singolo-copertina, il brano che possa trainare tutto l’album dal punto di vista commerciale. In una parola, la hit. A quel punto gli viene in mente che il Boss potrebbe aiutarlo: Springsteen ha infatti scritto una grande canzone, potenzialmente perfetta per stregare le radio, che però non sembra intenzionato a includere nel suo disco. «Bruce aveva un pezzo che non era esattamente in linea con l’album che stava registrando ma temeva che, se l’avesse inserito, ne sarebbe diventato il punto focale. Per cui non lo voleva», racconta Iovine. Il pezzo è appunto Because The Night e Jimmy è abbastanza sfrontato da chiedere a Springsteen di cederlo alla Smith.

Secondo Springsteen, Iovine è andato dritto al punto con lui durante un giro a Coney Island, chiedendogli semplicemente se avesse intenzione di inserire nel suo disco Because The Night. Ricevuta la risposta negativa che si aspettava, il produttore ha tagliato cortissimo: «Che ne diresti di darla a Patti?». Ottenuto il brano, resta una cosa da fare: convincere la cantautrice a cantarla. Poetessa oltre che artista musicale, la Smith non è particolarmente incline ad accettare pezzi di altri perché preferisce scriversi da sola le canzoni. Fatto sta che la cassetta demo che Jimmy consegna a Patti resta su una mensola a casa della musicista per qualche settimana prima che lei decida di darle una chance – e rimanerne completamente stregata. Il resto è storia: la Smith rielabora il testo a modo suo sostanzialmente riscrivendolo da capo, trova la giusta interpretazione vocale per accompagnare la musica di Springsteen, la incide con un nuovo arrangiamento e ottiene il successo enorme che tutti conoscono.

Non solo: il singolo esce ai primi di marzo del ’78 e si piazza diretto nella Top 10 mentre il Boss è (ancora) alle prese con le battute finali della registrazione di Darkness on the Edge of Town, che va avanti dall’estate dell’anno precedente (tanto per avere un metro di paragone, Patti Smith ha registrato tutto Easter nel solo mese di agosto del 1977). «Era eccitante, mi capitava di camminare per le vie del Village, a New York, e sentivo Because The Night uscire dagli stereo portatili o dai negozi di dischi», ricorda la cantautrice.

Grazie al successo di Because The Night non solo il grande pubblico si accorge di Patti Smith ma il nome di Iovine inizia a rimbalzare tra negli ambienti del rock perché a molti artisti non sfugge la cura sonora con cui il brano è stato inciso. Tra questi c’è Tom Petty – abbiamo accennato qualcosina su di lui nel pezzo sui supergruppi grazie alla sua militanza nei Traveling Wilburys – che chiede a Jimmy di lavorare insieme perché molto colpito dalla qualità del suono delle percussioni all’interno di Easter. Petty è convinto di assumere Iovine come “semplice” tecnico del suono e lo chiama a Los Angeles: Jimmy si presenta allo studio di registrazione accompagnato da un altro tecnico, sostenendo di essere più adatto a fare direttamente il produttore. Entro sera, il cantautore originaria della Florida si convince: il produttore del suo nuovo album sarà Jimmy Iovine. Non è che l’inizio di un’altra lunga relazione professionale per Jimmy che, a poco più di venticinque anni, sta iniziando a farsi conoscere su entrambe le coste degli USA.

[…continua…]

Autore: Giorgio Crico

Milanese doc, sposato con Alice, giornalista ma non del tutto per colpa sua. Appassionato di musica e abile scordatore di bassi e chitarre. ascolta e viene incuriosito da tutto nonostante un passato da integralista del rock più ruvido.

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