Creative Commons: istruzioni per l'uso
Ci sono molti falsi miti sulle licenze Creative Commons. Il problema principale è che tutti ne parlano ma pochi sanno di cosa si tratta veramente.
Ci sono molti falsi miti sulle licenze Creative Commons. Il problema principale è che tutti ne parlano ma pochi sanno di cosa si tratta veramente.
Lo sapevate che ogni volta che acquistiamo uno smartphone, un hard disk o una chiavetta USB paghiamo una quota alla Siae? Si chiama "equo compenso" e, anche se non si tratta di una tassa vera e propria, di fatto è un costo aggiuntivo sul prezzo finale di tutti i prodotti elettronici finalizzati a registrare e riprodurre contenuti digitali.
La Siae è un colosso fra le collecting societies europee: da sola occupa il 15% del mercato della gestione collettiva dei diritti d'autore in Europa. Ma il suo livello di inefficienza non ha pari nel continente.
Lo sappiamo: la Siae è vecchia, poco efficiente e burocratizzata all'inverosimile. Certo, non stupisce che un'istituzione monopolista nata 130 anni fa non abbia saputo rinnovarsi nell'era del digitale. Il 65% degli iscritti non riesce neanche a coprire la quota annuale con le royalty guadagnate. Ma un'alternativa c'è.